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USA, la vittoria di Biden apre a scenari contrastanti per gli investitori

Le politiche proposte da Joe Biden per la sua Presidenza degli Stati Uniti potrebbero avere implicazioni contrastanti per i mercati, se implementate

La notizia positiva è che molti ritengono che Biden probabilmente darà priorità a un ulteriore pacchetto di stimoli fiscali per aiutare l’economia a proseguire nella ripresa, dopo il notevole rallentamento indotto dal Covid-19. Tuttavia, Biden supporta anche una maggiore tassazione sulle imprese, che verrebbe utilizzata per finanziare parte delle spese aggiuntive. Non vi è però certezza che tale misura verrà implementata, vista l’opposizione Repubblicana.

Spesa e tassazione
Mark Vaselkiv, CIO Fixed Income di T. Rowe Price, ritiene che Biden probabilmente mirerà ad ottenere maggiori finanziamenti per i singoli stati e le municipalità: “L’economia è molto debole a livello locale, dove è necessario che i governi contribuiscano a ridurre i tagli ai servizi essenziali in un contesto di profitti in declino”. Ciò potrebbe aiutare a stabilizzare e supportare la qualità del debito delle municipalità nei prossimi anni, via via che l’economia si riprenderà dalla pandemia.

Biden ha proposto di aumentare la tassazione sulle imprese per dimezzare il taglio delle tasse previsto dal Tax Cuts and Jobs Act (TCJA) del 2017. Il piano di Biden prevede anche di aumentare la tassazione sul reddito delle aziende dal 21% attuale al 28%, un livello ancora notevolmente inferiore rispetto al 35% del pre-TCJA. È probabile che Biden  tenterà anche di aumentare le tasse sul reddito estero delle società statunitensi e di istituire una forma di imposta minima alternativa per le aziende. Tuttavia, l’opposizione Repubblicana potrebbe ostacolare o bocciare il passaggio di alcune di queste misure sull’aumento della tassazione.

Gli effetti di breve termine sugli utili societari
David Giroux, CIO Equity di T. Rowe Price, sostiene che l’aumento indicato da Biden, se implementato, potrebbe portare a una riduzione dei profitti per le aziende dell’Indice S&P500. Tuttavia, alcuni settori potrebbero beneficiare delle maggiori spese pubbliche. David Eiswert, gestore della strategia Global Focused Growth Equity di T. Rowe Price concorda sul fatto che le aziende USA potrebbero dover affrontare un “reset” degli utili se il piano di Biden dovesse passare, anche se d’altra parte gli effetti sarebbero “gestibili e probabilmente controbilanciati, in parte, dagli stimoli fiscali”.

Guardando ai bond societari, Vaselkiv sostiene che l’aumento delle tasse impatterebbe sull’azionario più che sul credito societario, colpendo soprattutto i titoli dei giganti del tech. Secondo Vaselkiv inoltre ciò non porterebbe necessariamente a un rallentamento della crescita, dato che gli utili delle aziende USA e l’economia più in generale hanno continuato a crescere dopo l’aumento della tassazione durante le Amministrazioni Clinton e Obama.

Secondo Alan Levenson, Chief US Economist di T. Rowe Price, la prima mossa a livello fiscale per Biden sarà una risposta alla pandemia finanziata dal debito e un pacchetto di aiuti economici. È probabile che Biden aspetterà fino al 2021 inoltrato prima di tentare di implementare il suo più ampio piano per il rinnovo economico, con circa la metà dei costi decennali che dovrebbero essere compensati da un aumento delle tasse e di altre entrate. “Il debito aggiuntivo dovrebbe essere sostenibile per gli Stati Uniti, dato che i tassi probabilmente resteranno bassi rispetto alla crescita potenziale dell’economia“, spiega.

Le pressioni sulla Cina continueranno
Tutti i segnali suggeriscono che Biden adotterà un atteggiamento duro nei confronti della Cina riguardo alle pratiche di mercato e ai diritti umani, anche se probabilmente cercherà di costruire delle partnership multilaterali e di esercitare leve al di là del commercio in qualsiasi rinegoziazione del rapporto USA-Cina.

“Le tensioni con la Cina sembrano essere un punto in comune nel divario politico” ha commentato Quentin Fitzsimmons, gestore obbligazionario di T. Rowe Price, che ritiene inoltre che Biden continuerà ad esercitare pressioni sulla Cina affinché venga affrontata la questione dei diritti di proprietà intellettuale nel settore tech. In generale è difficile dire come evolveranno le relazioni tra USA e Cina con la Presidenza di Biden, ma se la volatilità si attenuasse, ciò potrebbe favorire le aziende tech, ritenute esposte alle tensioni commerciali tra i due paesi.

I settori industriali potrebbero beneficiare della spinta verso l’efficientamento energetico
Biden ha indicato di voler raggiungere maggiori spese federali e incentivi fiscali per creare posti di lavoro e guidare lo sviluppo economico attraverso la ricostruzione di infrastrutture critiche. Questa spinta si concentrerebbe sulla riduzione delle emissioni di carbonio e sull’investimento in tecnologie per l’energia pulita, anche se potrebbe essere ostacolata dall’opposizione Repubblicana al Congresso.

Se implementato, l’ambizioso piano di Biden potrebbe far accelerare gli sviluppi nell’efficientamento energetico e nella riduzione di emissioni. Molte aziende industriali sono parte della soluzione in tal senso. A beneficiarne potrebbero essere le aziende specializzate in compressori d’aria, ferrovie, aerei commerciali, veicoli elettrici e gas industriali.

Al contrario, le spese per la difesa vedranno probabilmente diversi anni di traiettoria discendente, dopo sette anni di aumenti, percorso che sarebbe stato identico indipendentemente da chi fosse stato eletto Presidente.

Le politiche sull’healthcare potrebbero espandere il mercato del Medicare
Ampliare l’accesso all’assicurazione medica sembra essere una priorità per Biden, che ha proposto di abbassare il limite di età per accedere al Medicare da 65 a 60 anni e di creare una nuova opzione assistenziale legata al Medicare all’interno della quale verrebbero automaticamente inseriti tutti i cittadini con reddito basso che non rientrano nel Medicaid. Se implementate, tali politiche potrebbero espandere il mercato delle organizzazioni focalizzate sul Medicare, strappando al contempo alcuni clienti ai fornitori di assicurazioni mediche private.

Verso una maggiore regolamentazione bancaria?
L’Amministrazione Biden potrebbe anche cercare di imporre regole e politiche più stingenti per le banche. Tali misure potrebbero includere ulteriori limitazioni sui dividendi bancari e i buyback delle azioni mentre gli USA si riprendono dalla pandemia. Tuttavia, il contesto normativo potrebbe rivelarsi meno conflittuale rispetto all’Amministrazione Obama, quando l’eccessivo lassismo venne percepito come uno dei fattori alla base della crisi finanziaria del 2008-2009.

La regolamentazione non avrà grandi effetti sul mercato del petrolio
La piattaforma di Biden e i suoi commenti in campagna elettorale suggeriscono che cercherà di rendere più severa la regolamentazione sui combustibili fossili, il che potrebbe portare a costi di adattamento più elevati per le società di petrolio e gas. Biden ha anche espresso il suo sostegno a favore di una moratoria sulle nuove vendite di petrolio e gas in terreni federali e di un potenziale blocco del rilascio di nuovi permessi di trivellazione in queste aree.

Shawn Driscoll, gestore della strategia Global Natural Resources Equity, sostiene che saranno le condizioni del mercato petrolifero, più che le implicazioni normative dell’elezione di Biden, ad influenzare gli utili delle aziende energetiche. “Non c’è niente che Biden possa fare che possa farci cambiare idea sul fatto che, al di là del rally anticiclico, quello del petrolio resterà un mercato ‘orso’ nel lungo periodo, a causa dell’aumento della produttività e del crollo dei costi di output”.

Commento a cura di T. Rowe Price

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