l'economia americana rallenta
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L’economia americana rallenta, ma non crolla in attesa della Fed

Gero Jung Mirabaud AM
Gero Jung, Mirabaud AM

Nel mese di marzo abbiamo osservato un calo dell’inflazione, della spesa al dettaglio, mentre i dati sulla produzione manifatturiera sono stati deludenti, suggerendo che, nel complesso, l’economia americana rallenta, senza però registrare un vero e proprio crollo.
Partendo dall’inflazione, l’Indice generale dei prezzi al consumo di marzo è stato inferiore alle aspettative, con un rallentamento dei prezzi alla produzione e all’importazione. Ma l’inflazione core – che esclude le parti volatili del paniere inflazionistico – si è mantenuta più solida, aumentando addirittura rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda la spesa, a marzo le vendite al dettaglio sono diminuite, ma l’importante gruppo di controllo utilizzato per calcolare la crescita del PIL aggregato ha registrato un calo relativamente moderato (dello 0,3%). Complessivamente, ciò suggerisce che all’inizio dell’anno vi è stata una crescita resistente della spesa al dettaglio dei consumatori. A ciò contribuisce anche la forza dimostrata dal mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione, del 3,5%, che rimane basso.

Per quanto riguarda le prossime mosse della Fed, gli ultimi dati non lasciano presagire un’imminente pausa nel ciclo di rialzo dei tassi. Per la riunione del 3 maggio ci aspettiamo un rialzo di 25 punti base, con la probabilità che rappresenti la fine della politica restrittiva della Fed.

A cura di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM

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