Un certificato automotive per congelare i guadagni su Ford e altro

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certificato automotive

A scuotere ulteriormente i mercati ci sono poi le pubblicazioni degli utili degli attori più grandi del settore, con Tesla, Microsoft, Apple che riporteranno i risultati trimestrali nel corso della settimana. Il 3 febbraio sarà il turno di Ford Motor. C’è tempo fino a marzo per quelli di Volkswagen. Vediamo insieme il certificato automotive per congelare i guadagni.

Il settore automotive e quello tecnologico hanno subito una battuta d’arresto dal mercato all’inizio del 2022, su entrambi i versanti dell’Oceano. Il rischio di perdere parte dei progressi accumulati durante il 2021 non è dunque così remoto.

A scuotere ulteriormente i mercati ci sono poi le pubblicazioni degli utili degli attori più grandi del settore, con Tesla, Microsoft, Apple che riporteranno i risultati trimestrali nel corso della settimana. Il 3 febbraio sarà il turno di Ford Motor. C’è tempo fino a marzo per quelli di Volkswagen.

Strategie operative con il certificato automotive Cash Collect Autocallable

Considerando un paniere di titoli formato da Ford, Tesla e Volkswagen, lo scenario si prospetta moderatamente ribassista, ma la strategia è attuabile anche in una visione neutrale. Questo tipo di strumento permette all’investitore di ottenere un flusso cedolare periodico condizionato al fatto che, alle date di rilevazione intermedie, tutti i sottostanti del paniere quotino ad un livello compreso tra il Valore iniziale e la Barriera.

Il nome del prodotto selezionato è Cash Collect Autocallable Step Down (Isin DE000HB26F54), ultimo prezzo scambiato a 91,20 euro, emesso il 3 gennaio 2022. Il primo coupon trimestrale condizionato è pari a 5,75 euro, con data di valutazione il 17 marzo 2022. Il prossimo trigger di rimborso anticipato è il 16 giugno 2022. Di seguito sono indicati Barriera e Strike dei titoli che compongono il paniere:

Titolo Barriera Strike

Ford  12,456 20,76

Tesla          653,082 1088,47

Volkswagen 107,604 179,34

Caratteristiche dello strumento

I Certificate Step-Down Cash Collect Worst of con effetto memoria permettono di ricevere premi condizionati trimestrali

Quando? Se nelle Date di Osservazione l’azione sottostante inclusa nel paniere, con la performance peggiore (caratteristica Worst Of), ha un valore pari o superiore al livello Barriera, posta per questa emissione tra il 60% ed il 70% del Valore Iniziale, si riceve il premio trimestrale. 

Grazie all’effetto memoria i premi non corrisposti alle rispettive Date di Osservazione, vengono pagati successivamente alla prima Data di Osservazione in cui il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore al Livello Barriera. 

Inoltre, a partire da giugno 2022 (2° data di Osservazione trimestrale) i Certificate Step-Down Cash Collect Worst Of possono essere rimborsati anticipatamente se, nelle Date di Osservazione trimestrali il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore al Valore Iniziale. 

Grazie al meccanismo Step-Down il livello di rimborso anticipato diminuisce del 10% ogni due Date di Osservazione: grazie a questo meccanismo i Certificate possano essere rimborsati anticipatamente anche nel caso in cui il valore del Sottostante sia sceso rispetto al Valore Iniziale di riferimento. 

Qualora il Certificate giunga a scadenza, sono possibili due scenari

Se il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore rispetto al livello Barriera, lo strumento rimborsa l’Importo Nominale oltre al premio e gli eventuali premi non pagati in precedenza

se il valore dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore, è inferiore al livello Barriera, viene corrisposto un valore commisurato alla performance dell’azione sottostante, facente parte del Paniere e con la performance peggiore: in questa ipotesi, i Certificate non proteggono il capitale investito. L’investitore è esposto al rischio di perdita anche totale del capitale investito.

Il Paniere di riferimento: Ford Motor, Tesla e Volkswagen AG

Ford Motor ha guadagnato nel corso del 2021 circa il 140% a Wall Street, facendo meglio anche di Tesla che ha registrato un progresso del 50%. Grazie a questa performance, Deutsche Bank ha inserito il titolo tra i top pick del 2022 per il settore dell’auto. Dopo aver toccato a gennaio il livello più alto dal 2001, il titolo ha lasciato sul campo oltre il 27% scendendo a contatto con i supporti a 18,80 dollari, media esponenziale a 100 giorni e minimi di dicembre. La presenza su questi livelli di una candela di tipo “hammer” potrebbe favorire un rimbalzo verso area 21,50/22. 

Tesla ha registrato un record di consegne di veicoli elettrici nel quarto trimestre 2021. Moody’s ne ha migliorato il rating sul debito da Ba3 a Ba1, ultimo livello prima dell’investment grade. Per l’agenzia di rating l’azienda di Elon Musk ha saldamente il controllo della sua leadership sul segmento delle vetture elettriche. Secondo Moody’s le prospettive di Tesla sono positive e ritiene che la società continuerà ad aumentare rapidamente la propria scala e migliorare notevolmente la redditività. Da un punto di vista grafico il titolo ha raggiunto di recente un supporto critico a 854 dollari, media mobile esponenziale a 200 sedute, disegnando un “hammer” che lascia ben sperare in un rimbalzo. 

Volkswagen ha recentemente aggiornato il suo piano quinquennale per gli investimenti, annunciando i suoi programmi di accelerazione su mobilità elettrica e digitalizzazione. Tra i titoli del paniere è quello che presenta l’andamento peggiore, nonostante il tentativo di rimbalzo dai minimi dello scorso novembre.  I prezzi restano inseriti in un flag rialzista che sale da novembre, compreso tra 175 e 200 dollari circa. Il flag ha interrotto, per il momento, la fase ribassista in atto dallo scorso marzo. 

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti.

Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 6/7).

Da sapere prima di investire

Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.

Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. E’ consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. 


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