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SRI: continua a crescere l’interesse dei risparmiatori europei

Per il secondo anno consecutivo, BNP Paribas Asset Management pubblica uno studio sul comportamento dei risparmiatori europei riguardo agli SRI

Questa indagine è stata condotta da Kantar, società specializzata in ricerche di mercato, nel dicembre scorso a margine della COP 24, su un campione di 5.000 investitori individuali in Germania, Belgio, Francia, Italia e Paesi Bassi che detenevano almeno 50.000€ in prodotti di risparmio gestito.

I risultati principali del sondaggio hanno rivelato che:
• la conoscenza e l’interesse degli investitori individuali europei per i prodotti SRI sono aumentati del 5% nel giro di un anno;
• il 64% di questi risparmiatori dichiara di essere pronto a investire almeno una parte dei propri risparmi in prodotti SRI;
• gli investimenti effettivi sono ancora modesti: solo una percentuale variabile dal 5% al 7% dei risparmiatori intervistati, a seconda del paese di residenza, ha investito in fondi SRI (7% in Francia);
• il 46% degli intervistati desidera ricevere maggiori informazioni da parte dei consulenti finanziari riguardo ai prodotti SRI.

Gli investimenti sostenibili presentano un elevato potenziale di crescita in Europa
I risultati di questo sondaggio mostrano che la maggior parte dei risparmiatori in Europa è consapevole dell’importanza degli investimenti sostenibili.
• Il 64% afferma di voler privilegiare le soluzioni di investimento sostenibile (80% in Italia, 65% in Germania, 63% in Belgio 57%, in Francia e 52% nei Paesi Bassi).
• Il 46% desidera ottenere informazioni più dettagliate in materia di SRI. Questo atteggiamento è particolarmente evidente in Italia (61%), Germania (59%) e Francia (43%), ma molto meno nei Paesi Bassi (40%) e in Belgio (39%), dove gli investitori individuali sembrano più scettici.

Per i risparmiatori europei, la sicurezza e la redditività rimangono i criteri più importanti per assumere decisioni di investimento
I criteri fondamentali che influenzano le decisioni di investimento in Europa sono abbastanza omogenei, tuttavia la sicurezza (per il 31% dei singoli investitori intervistati) e la redditività (30%) sono di gran lunga i più citati.
• Altri criteri, come la natura etica, sociale o ecologica degli investimenti (16%), sono ancora considerati argomenti non determinanti.
• Nel campo degli investimenti sostenibili, invece, la questione della tutela ambientale e del cambiamento climatico viene considerata il criterio più importante (per il 28% degli intervistati), prima della dimensione sociale degli investimenti (15%) o per la produzione agroalimentare (10%).

Gli eventi internazionali – come la COP 24 – esercitano un’influenza ancora troppo limitata sul comportamento degli investitori
• Gli eventi internazionali dedicati ai cambiamenti climatici, come la COP 24, sono noti alla maggior parte dei singoli investitori intervistati (70%) grazie ai mezzi d’informazione e tendono ad influenzarne la consapevolezza dei problemi, anche se tale influenza è ancora debole.
• Questo tipo di evento ha un impatto sui comportamenti dei consumatori (34% degli intervistati) e sulle prospettive legate alle problematiche ambientali (23%), ma ha effetti molto limitati sulle decisioni in materia d’investimento (solo per il 9% degli intervistati ).

Permane un notevole scetticismo sulle performance dei prodotti SRI
Questa ricerca mostra anche che i risparmiatori europei sono ancora scettici riguardo al potenziale di performance dei prodotti SRI.
• Solo il 19% dei partecipanti al sondaggio ritiene che gli Investimenti sostenibili e responsabili siano in grado di offrire rendimenti equivalenti ai prodotti tradizionali (11% nei Paesi Bassi, 24% in Italia, 21% in Francia, 20% in Germania e 17% in Belgio).
• La mancanza di informazioni sembra essere uno degli ostacoli principali. In effetti, i consulenti finanziari vengono considerati la fonte di informazioni più affidabile per il 46% dei risparmiatori europei, i quali, però, ricevono dai media la maggior parte delle informazioni su questo tema (57%).

Emmanuel Collinet de la Salle, responsabile dello sviluppo commerciale di BNPP AM attraverso le reti retail e di private banking del Gruppo BNP Paribas, ha dichiarato: “Le prospettive di crescita per gli investimenti sostenibili sono significative, ma c’è ancora molta strada da fare per far entrare stabilmente gli Investimenti sostenibili e responsabili nella consapevolezza dei risparmiatori e incoraggiarli a investire in queste soluzioni. Inoltre, è urgente intervenire per la costruzione di un mondo sostenibile, e pertanto, in linea con la nostra nuova strategia globale per la sostenibilità, continueremo a promuovere queste soluzioni, intensificando le attività informative in collaborazione con le reti di distribuzione all’interno del Gruppo BNP Paribas.”

BNPP AM ha già avviato numerose iniziative, creando strumenti destinati sia ai consulenti finanziari delle reti interne europee del Gruppo BNP Paribas per migliorarne le competenze in materia di SRI, sia agli investitori individuali con l’obiettivo di stimolarne l’interesse ed aiutarli a capire meglio i prodotti SRI. Ad esempio, BNPP AM ha sviluppato uno strumento per calcolare l’impronta di carbonio in collaborazione con la Fondation GoodPlanet, ha finanziato un film realizzato con l’ausilio di tecniche di realtà virtuale per sensibilizzare il pubblico al tema del cambiamento climatico, ed ha lanciato un’applicazione – “Investo” – che abbina le conoscenze teoriche con simulazioni di situazioni reali, per facilitare la comprensione degli strumenti del risparmio gestito attraverso un modulo dedicato all’SRI.

Articolo a cura di BNP Paribas Asset Management

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