Banca centrale europea - coronavirus
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La BCE pronta agli aiuti all’economia reale

Il protrarsi della situazione di emergenza che sta coinvolgendo non solo l’Italia, ma che si sta diffondendo nel resto di Europa, fa supporre l’arrivo imminente di stimoli per l’economia reale da parte della Banca Centrale Europea

Quali saranno le misure della Banca Centrale Europea ( BCE ) ?
Nell’ultima settimana, le banche centrali di diversi paesi (Stati Uniti, Canada, Australia, Hong Kong e Malesia) hanno tagliato i tassi chiave (da 25 a 50 pb) in risposta al rallentamento della Cina e alle ricadute del Coronavirus.

I mercati hanno mostrato una risposta tiepida, poichè tali azioni da parte delle banche centrali non sono in grado di risolvere il problema dal lato dell’offerta dell’economia. Secondo gli esperti dei Generali Investments anche la Banca Centrale Europea ( BCE ) interverrà, ma non drasticamente come la Fed.

Particolare attenzione dovrebbe essere riservata alle misure di finanziamento e liquidità per le PMI (tramite TLTRO). Altre possibili misure per mitigare gli effetti del Coronavirus potrebbero essere: aumento temporaneo degli acquisti di obbligazioni societarie; qualche forma di allentamento regolamentare per facilitare la concessione di credito. Mentre un altro taglio del tasso di interesse sui depositi, secondo Generali Investments, avrebbe poco senso, con la Fed (e in seguito altre banche centrali) che hanno tagliato i tassi ulteriormente, la Banca Centrale Europea ( BCE ) potrebbe essere spinta verso una sua riduzione di 10 bps (a -0,6%).

In tal caso, correggerebbe contemporaneamente l’aggiustamento necessario (tiering) affinché tassi negativi non pesino troppo sul settore bancario. Al momento il mercato non si attende che la Banca Centrale Europea ( BCE ) aumenti l’ammontare di obbligazioni private e pubbliche acquistate all’interno del Quantitative Easing. Alla luce delle ultime notizie, misure di politica fiscale devono essere date per scontate in Italia e molto probabili in Germania e in altre economie dell’Area Euro.

Il Fiscal Compact non costituisce un ostacolo poiché giustamente prevede esenzioni per circostanze eccezionali, casistica che chiaramente include l’epidemia di Coronavirus. Dal lato della politica fiscale, una spesa tra lo 0,2% e lo 0,4% del PIL dell’Area Euro sembra molto probabile.

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