Turbo Open End
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Turbo Open End Certificate per cavalcare il trend

Tra la platea di certificati a disposizione è possibile aprire una posizione rialzista sul Turbo Open End (Isin DE000HB30DH4), ultimo prezzo scambiato a 0,784 euro.

Con un utile più che raddoppiato nel 2021, Banco BPM batte le attese e la guidance. Tanto è bastato per far balzare il titolo alla borsa di Milano sui massimi da quattro anni. Per l’Ad Giuseppe Castagna si tratta del “risultato migliore dalla nascita del gruppo”.

Il gruppo ha archiviato il 2021 con utile netto a 569 milioni di euro, superiore del 10% rispetto alla guidance, mentre l’utile netto adjusted ha toccato i 710 milioni (da 330 nel 2020). Proposto un dividendo di 19 centesimi per azione con un payout del 50%, decisamente superiore rispetto agli obiettivi previsti dal piano strategico, ed un dividend yield del 6,8%.

Andamento del sottostante

L’analisi del grafico di Banco BPM mette in evidenza la riattivazione dell’uptrend di in atto dai minimi di maggio 2020, interrotto dalla fase laterale avviata a giugno 2021. Lo strappo al rialzo dopo l’uscita dei risultati dell’esercizio 2021 crea i presupposti per un allungo verso i top del 2017 a 3,57 euro, con target intermedio a 3,29, picco di febbraio 2018. Solo il perentorio ritorno sotto quota 2,85 negherebbero questo scenario anticipando un nuovo test della trend line che sale dal 2020, ora a 2,56 circa.

Strategie operative su Banco BPM

Lo scenario individuato porta a valutare una strategia di matrice rialzista su Banco BPM con obiettivo principale a 3,50 euro. Tra la platea di certificati a disposizione su questo sottostante è possibile aprire una posizione rialzista sul Turbo Open End (Isin DE000HB30DH4), ultimo prezzo scambiato a 0,784 euro. La struttura ha uno stop loss intrinseco a 2,502817 euro, al cui raggiungimento il prodotto verrebbe azzerato.

Il certificato ha una leva di 4,10 volte.

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Il rischio di perdite potenziali sulla stima dei risultati futuri è classificato come molto alto (livello 7).

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 7/7).

Da sapere prima di investire

Rischio di credito sull’Emittente.  I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.

Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.

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Avvertenze

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