Certificato Turbo Open End su Snam

La crisi energetica ha destabilizzato le borse europee (e non solo). Ecco perché è fondamentale tenere sotto stretta osservazione i titoli del comparto energetico. Tra questi spicca Snam Rete Gas che ha raggiunto livelli di prezzo molto interessanti ma non solo: il gruppo ha anche un piano strategico 2021-2025 di tutto rispetto (da oltre 8 miliardi di euro di investimenti).
Turbo Open End

La crisi energetica ha destabilizzato le borse europee (e non solo). Ecco perché è fondamentale tenere sotto stretta osservazione i titoli del comparto energetico. Tra questi spicca Snam Rete Gas che ha raggiunto livelli di prezzo molto interessanti ma non solo: il gruppo ha anche un piano strategico 2021-2025 di tutto rispetto (da oltre 8 miliardi di euro di investimenti).

Snam è tra gli operatori più attivi del settore a spingere l’acceleratore sulla transizione energetica e a puntare sull’idrogeno.  La scommessa di Snam è che l’idrogeno possa coprire quasi un quarto di tutta la domanda energetica in Italia entro il 2050.

Il 16 marzo il consiglio di amministrazione si riunirà per approvare il bilancio 2021 e proporre il dividendo 2022. Ricordiamo che lunedì 24 gennaio 2022 è stato staccato l’acconto della cedola relativo al 2021. Il saldo della cedola sarà assegnato il 20 giugno 2022.

Andamento del sottostante

L’analisi del grafico di Snam mette in evidenza un uptrend di in atto dai minimi di marzo 2020, interrotto momentaneamente dalla correzione dai top del 4 gennaio a 5,40 euro. Nelle ultime sedute i prezzi sono scesi a testare a 4,90 circa la trend line che sale dai bottom del 2020, mettendo a repentaglio la tenuta del 61,8% di ritracciamento del rialzo dal minimo di ottobre e la media esponenziale a 200 giorni.  La tenuta di questi elementi tecnici potrebbe favorire un rimbalzo volto a colmare il gap del 24 gennaio a 5,08 euro (dovuto allo stacco del dividendo) e in direzione dei primi ostacoli a 5,15. Sviluppi positivi giungerebbero poi oltre questo limite preludio al ritorno sui massimi di inizio anno a 5,40 euro. Indicazioni negative invece sotto 4,90, per supporti a 4,64 euro, minimi di ottobre.

Strategie operative su Snam

Lo scenario individuato porta a valutare una strategia di matrice rialzista su Snam con obiettivo principale a 5,40 euro. Tra la platea di certificati a disposizione su questo sottostante è possibile aprire una posizione rialzista sul Turbo Open End (Isin DE000HV4D7C9), ultimo prezzo scambiato a 1,86 euro. La struttura ha uno stop loss intrinseco a 3,220802 euro, al cui raggiungimento il prodotto verrebbe azzerato.

Il certificato ha una leva di 2,66 volte.

Strategie operative su Snam

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti.

Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Il rischio di perdite potenziali sulla stima dei risultati futuri è classificato come molto alto (livello 7).

Da sapere prima di investire

Rischio di credito sull’Emittente. I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.

Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. E’ consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. 

Leggi anche: Investire con un certificato Turbo Open End


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