Elezioni politiche 25 settembre, quali scenari dopo il voto?
La coalizione di destra guidata da Georgia Meloni, leader dell’unico partito di opposizione a Draghi, è probabile che esca vincitrice dalle elezioni politiche del 25 settembre.
La coalizione di destra guidata da Georgia Meloni, leader dell’unico partito di opposizione a Draghi, è probabile che esca vincitrice dalle elezioni politiche del 25 settembre.
Ciò che oggi è realtà, solo un anno fa sembrava inimmaginabile: nel 2021, uscivamo da un Jackson Hole dove l’idea dominante era che, di fronte a un’inflazione temporanea e afferente al lato dell’offerta di beni, le banche centrali dovessero essere pazienti e supportive nei confronti dell’economia.
I tassi d’interesse in tutto il mondo stanno aumentando a un ritmo allarmante, con le banche centrali preoccupate per un’inflazione sempre più radicata, e convinte che non si tratta quindi di una serie di shock transitori.
Rispetto al mese di luglio troviamo oggi dei mercati finanziari a livelli non molto dissimili. Questo, però, non vuol dire che il periodo estivo sia stato ordinato e privo di spunti. Durante questi due mesi abbiamo assistito a due fasi differenti.
L’aumentato dei tassi di interesse in linea con le aspettative del mercato mentre la crisi energetica globale si evolve e l’Europa ne subisce le conseguenze.
In seguito all’ultima riunione della BCE, la conferenza stampa ha offerto ulteriori elementi degni di nota. La Presidente Lagarde ha continuato a riferirsi all’aumento di 75 punti base come frontloaded, affermando che non si tratta della norma.
La BCE aumenta i tassi di 75 punti base, una mossa ampiamente prevista, come dimostrano le deboli reazioni dei mercati e l’euro che ha mantenuto la parità col dollaro.
Ci aspettiamo che la BCE annunci un aumento dei tassi di 75 punti base nella riunione del Consiglio direttivo di giovedì 8 settembre.
Giugno è stato un mese molto volatile per le aspettative sui tassi di interesse. All’inizio del mese abbiamo assistito a un ampio movimento lungo tutta la curva, dal tratto breve a quello lungo della curva stessa; dopodichè, poi il mercato è passato molto rapidamente ai timori di una recessione dovuta a un eccessivo inasprimento della politica monetaria delle banche centrali.
In questi giorni sono state evocate spesso. Quelle tre parole che Mario Draghi pronunciò il 26 luglio 2012 sono state ricordate così tante volte da sembrare quasi un amuleto, con il potere di preservare il governo, così come conservarono l’integrità e la credibilità della moneta unica dieci anni fa.
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