Certificato Maxi Cash Collect: su Stellantis ed Intesa

Il Certificate Maxi Cash Collect sul Paniere di Azioni composto da Intesa Sanpaolo, Stellantis, Stm consente di ottenere un potenziale Maxi Premio (in questo caso pari al 15% del Valore nominale) alla fine del primo trimestre di vita del Certificate purché la quotazione peggiore del paniere sia pari o superiore al livello Barriera Maxi Premio. 
Certificato Maxi Cash Collect

Il Certificate Maxi Cash Collect sul Paniere di Azioni composto da Intesa Sanpaolo, Stellantis, Stm consente di ottenere un potenziale Maxi Premio (in questo caso pari al 15% del Valore nominale) alla fine del primo trimestre di vita del Certificate purché la quotazione peggiore del paniere sia pari o superiore al livello Barriera Maxi Premio. 

Da inizio anno molti titoli del Ftse Mib hanno perso terreno, cancellando parte dei guadagni accumulati nel corso del 2021. Tra questi, Intesa Sanpaolo ha accumulato una perdita di circa il 12%, a causa della guerra in Ucraina e dell’esposizione in Russia. Per molti analisti, tuttavia, il titolo è sottovalutato rispetto al suo potenziale e nei prossimi mesi potrebbe essere protagonista di un rialzo superiore al 40%.

La perdita cumulativa da inizio anno di STM ammonta a quasi il 18%. La reazione di mercoledì del +3,3% non cancella dunque la debolezza degli ultimi mesi. Conferma questo scenario anche Barclays che recentemente ha tagliato raccomandazione da overweight a equal weight e il prezzo obiettivo da 65 a 38 euro.

Quadro grafico incerto anche per Stellantis. Il gruppo automobilistico ha staccato martedì una cedola da 1,04 euro per azione, per un totale di 3,3 miliardi di euro circa. In settimana la società ha annunciato il blocco della produzione in Russia.  

Strategie operative con il certificato Maxi Cash Collect

Per i titoli del paniere lo scenario si prospetta neutrale, ma la strategia è attuabile anche in una visione leggermente ribassista. Il nome del prodotto è Intesa Sanpaolo, Stellantis, Stm Maxi Cash Collect (Isin NLBNPIT17RE3), ultimo prezzo scambiato a 88,8 euro, emesso il 4 febbraio 2022. Il maxi premio condizionato è del 15%. Il trigger di valutazione è il 2 maggio 2022. 

Il peggior titolo del paniere è Intesa Sanpaolo, che quota attualmente 2,024 dollari (-29,42% dal livello iniziale) ma che dista il 22,35% dal livello barriera a scadenza (1,5717 dollari).

Caratteristiche del certificato Maxi Cash Collect

Il Certificate Maxi Cash Collect sul Paniere di Azioni composto da Intesa Sanpaolo, Stellantis, Stm consente di ottenere un potenziale Maxi Premio (in questo caso pari al 15% del Valore nominale) alla fine del primo trimestre di vita del Certificate purché la quotazione peggiore del paniere sia pari o superiore al livello Barriera Maxi Premio. 

Il Certificate Maxi Cash Collect corrisponde inoltre un premio con Effetto Memoria (pari all’1% del Valore nominale) nelle successive date di valutazione trimestrali anche in caso di andamento negativo delle azioni che compongono il paniere purché la quotazione del peggior sottostante sia pari o superiore al livello Barriera.

L’effetto memoria permette di ricevere, a una data di valutazione, un premio cumulativo comprendente tutti i premi non pagati nelle precedenti date di valutazione, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio. Anche il Maxi Premio è dotato di Effetto Memoria.

A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:

  • se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera, il Certificate rimborsa il valore nominale più il premio con Effetto Memoria;
  • se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario (livello 6/7).

Da sapere prima di investire

Rischio di credito sull’Emittente.  I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.

Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli.


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