Bonus Cap Intesa San Paolo S.p.a. – Emittente: BNP Paribas S.A. Issuance B.V.

Il Certificato Bonus Cap qui analizzato lega la sua struttura di funzionamento all’andamento delle quotazioni dell’azione di Intesa Sanpaolo SpA (ISP), ISIN IT0000072618, quotato su Borsa Italiana. 
Bonus Cap

Il Certificato Bonus Cap qui analizzato lega la sua struttura di funzionamento all’andamento delle quotazioni dell’azione di Intesa Sanpaolo SpA (ISP), ISIN IT0000072618, quotato su Borsa Italiana. 

 Poiché il meccanismo di funzionamento del Certificato Bonus Cap è legato ai valori assunti dalle quotazioni del Sottostante, ne analizziamo il grafico al fine di individuare i livelli di prezzo critici in relazione al Certificato in esame.  

Bonus Cap Intesa Sanpaolo

Il lento recupero dopo il sell-off del marzo 2020 aveva fatto registrare il picco di 2,92 euro, di poco superiore al picco pre-covid, 2,63.  Il trend negativo parabolico di febbraio-marzo 2022 trova supporto a 1,68 euro circa, minimo del 7 marzo. Il rally che ne segue si arresta in area 2 euro, per poi ridiscendere lentamente con un movimento laterale che in luglio viola il supporto a 1,68 suggerendo la potenziale formazione di un doppio minimo rialzista il cui allungo, dopo la rottura della prima resistenza a 1,81 euro, è di breve durata. I prezzi, infatti, non riescono a superare la resistenza successiva costituita dal gap 29-30 giugno e ridiscendono sotto le medie mobili esponenziali a 50 e 20 sedute. Il successivo tentativo di superare la resistenza chiave 1,84-1,86 sembra riuscire con il breakout del 13 settembre ma la forza rialzista non ha sufficiente carburante per proseguire e, dopo qualche giorno di consolidamento, le quotazioni del titolo cedono di nuovo con un brusco movimento ribassista che, in questi ultimi giorni, è rimbalzato dal suo supporto a 1,63, minimo del 29 settembre. Nel momento in cui scriviamo, le quotazioni si aggirano intorno agli 1,76 euro circa, con il grafico vicinissimo alle medie mobili esponenziali a 20 e 50 sedute. Livelli chiave sono la resistenza in area 1,94-1,95 e supporto a 1,58.

Caratteristiche dei Certificati Bonus Cap

Questi Certificati, consentono di ottenere un premio potenziale a scadenza (Bonus) anche in caso di ribassi moderati del Sottostante fino al livello di Barriera Continua, corrispondente in questo caso al 60% del Valore Iniziale di Riferimento. Vedremo tra poco nel dettaglio il funzionamento. Si tratta di una tipologia di Certificati piuttosto semplici, non pagano premi intermedi, non prevedono un rimborso anticipato ma, importante da ricordare, il livello Barriera è Continua (intraday).

Caratteristiche tecniche e strategie operative

Analizziamo quindi più da vicino il meccanismo finanziario con cui opera il Certificato.  Innanzitutto, i dati tecnici di emissione.

Emesso in data 16 settembre 2022, con data di Strike (momento di Rilevazione iniziale del valore del Sottostante) il 14 settembre 2022. Data di valutazione dell’Importo di Liquidazione (Data di Scadenza) per la rilevazione dei Valori del Sottostante in relazione alle Condizioni fissate nel Certificato, fissata al 16 giugno 2023 e Data di Rimborso il 23 giugno 2023. Codice ISIN NLBNPIT1H4Z3, quotazione SeDeX, Prezzo di emissione euro 100, Importo Nozionale (per Certificato) euro 100, La Valuta del prodotto è l’euro. Nel momento in cui si scrive la quotazione del Certificato è di euro 95,05 (Denaro) e 95.50 (Lettera).

Il Certificato è una proposizione moderatamente ribassista in relazione all’andamento del Sottostante ma entro il limite costituito dalla Barriera Continua. Per poter usufruire interamente dei benefici previsti da questo prodotto infatti, l’investitore assume che, durante tutta la vita del Certificato, l’azione non scenda mai al di sotto della Barriera. Ma anche nel caso del supero della Barriera, come stiamo per vedere, il prodotto prevede ugualmente di poter conseguire dei vantaggi.

Riepiloghiamo gli elementi fondamentali di riferimento dei valori dell’azione Sottostante:

Titolo                          V. Iniziale (Strike)          Barriera Continua          Livello Cap                    

Intesa                                 1,9002                        1,14012 (60%)            2,05222  (108%) 

Come si può notare, la Barriera Continua è posta al 60% del Valore Iniziale e il Livello Cap è pari al Valore Iniziale aumentato dell’8% che corrisponde al Bonus e rappresenta la massima performance del Sottostante pagabile a scadenza.        

 Il meccanismo con cui opera il Certificato Bonus Cap è il seguente:

  • Il 16/06/23, alla scadenza, se il Sottostante non ha mai toccato la Barriera Continua durante la vita del Certificato, cioè è sempre stato superiore, il Certificato scade e paga euro 108,00, cioè 100 di importo nozionale (valore nominale) più un Bonus dell’8% sull’Importo Nozionale, cioè euro 8. E questo indipendentemente dal Valore Finale del Sottostante.
  • Se invece, durante la vita del Certificato, il valore del Sottostante è stato almeno una volta pari o inferiore alla Barriera Continua, sono possibili due scenari:
    – Se il valore del Sottostante è pari o superiore al suo Valore Iniziale (Strike), registrando comunque una performance positiva rispetto al suo Valore Iniziale, l’investitore riceve il Valore nominale più un importo commisurato alla performance del Sottostante ma con un valore massimo pari al Livello Cap. Cioè, in pratica, il valore finale del Sottostante pari al Cap consente di erogare l’importo massimo dell’8% sul Valore nominale, il Bonus. Di ogni altro Valore Finale superiore al Cap non si tiene conto. Ogni Valore Finale compreso tra il Cap e lo Strike (Valore Iniziale), aumenterà il nominale della relativa percentuale di performance ottenuta, fino ad un massimo dell’8%;
    – Se il valore del Sottostante è inferiore al suo Valore Iniziale, l’investitore riceve un importo commisurato alla performance del Sottostante, con conseguente perdita, totale o parziale, del capitale investito, secondo la formula:

Importo rimborsato = Nominale x [(Prezzo Finale) /Strike]

È evidente che la perdita totale del capitale investito è un’ipotesi remota, relegata all’eventualità in cui il Sottostante subisca un evento tale da azzerare l’equity della Società.                    

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Per questo certificato il livello di rischio è pari a 6, che corrisponde alla classe di rischio seconda più alta, in una scala da 1 a 7.

Da sapere prima di investire

Rischio di credito sull’Emittente.  I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa del Sottostante superiore al livello della Barriera Continua o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui, alla scadenza, il Prezzo di Riferimento Finale del Sottostante risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera Continua.

Dividendi. Ai possessori dei Certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dalle azioni Sottostanti e non hanno alcun diritto ulteriore derivante dal possesso delle azioni stesse (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. 

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