Africa, l’inflazione in calo fa brillare i bond governativi

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bond governativi

Il tema di investimento più attraente nel continente africano è quello dei rendimenti elevati offerti dai bond governativi

Queste opportunità offerte dai bond governativi sono legate a doppio filo con il calo dell’inflazione che si è registrato ultimamente in numerosi Paesi, uno sviluppo molto interessante per il continente.

Un primo esempio è l’Egitto: qui a settembre il tasso di inflazione è sceso al 6,7%, una sorpresa significativa rispetto al 7,8% registrato a luglio e al 13% dell’anno precedente. Questo importante miglioramento ha premiato gli sforzi consistenti intrapresi nel Paese per riformare l’economia. Per dare una misura di quanto la situazione sia migliorata, basti pensare che nel 2017, nel momento peggiore, l’inflazione ha toccato il 33%. In risposta alla minore inflazione la banca centrale ha potuto ridurre i tassi di 100 punti base al 14,25%. I treasury bill egiziani a breve termine ora rendono il 13% (al netto delle tasse), mentre gli Eurobond a lunga duration in dollari USA rendono l’8%: queste emissioni, appaiono decisamente attraenti.

Anche in Ghana l’inflazione ha sorpreso in positivo, attestandosi al 7,8% in agosto rispetto al 9,4% del mese precedente. Come per l’Egitto, questi numeri rappresentano un miglioramento straordinario in confronto al picco del 19% raggiunto nel 2016. Questo risultato è frutto del lavoro del Presidente Nana Akufo-Addo per stabilizzare la valuta e ridurre il deficit fiscale. A nostro avviso, il Ghana non sta ottenendo un riconoscimento adeguato per le riforme che sta implementando. In questo senso, i rendimenti al 19% per i bond in valuta locale e a quasi il 9% per quelli in dollari USA sono veramente attraenti. Nonostante i problemi che il Paese ha avuto in passato, non sembra ragionevole che, con un Pil in crescita al 6%, un’inflazione in picchiata e un Governo orientato alle riforme, il Ghana abbia tassi di interesse tra i più elevati al mondo.

Un’ulteriore buona notizia in termini di inflazione arriva dal Kenya. L’indice dei prezzi al consumo a settembre si è attestato al 3,83% anno su anno, rispetto al 5% del mese precedente. Tuttavia, sebbene il tasso di inflazione sia sceso al di sotto del 5%, la Banca Centrale sta mantenendo un tasso di riferimento al 9%.

Questo è un trend che si può osservare in tutto il continente africano: l’inflazione è in calo, ma le banche centrali sono preoccupate di abbassare i tassi troppo velocemente. Gli istituti centrali hanno combattuto duramente per la stabilità delle proprie valute e si muovono quindi con grande cautela. Ne risultano valute stabili e tassi reali elevati: un tema di investimento estremamente attraente.

Commento a cura di Erik Renander, gestore del fondo HI EMIM Africa, Hedge Invest Sgr

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