Maxi Cash Collect su Air France ed American Airlines

Il Certificato qui analizzato lega la sua struttura di funzionamento all’andamento di un paniere di tre titoli azionari. Si tratta di Maxi Cash Collect Air France (AF), ISIN FR0000031122, quotato a Parigi, e Maxi Cash Collect American Airlines (AAL), ISIN US02376R1023, quotato al Nasdaq e TripAdvisor (TRIP), ISIN US8969452015, quotato al Nasdaq. Analizziamo l’attuale azione dei prezzi ad essi relativa.
Maxi Cash Collect

Il Certificato qui analizzato lega la sua struttura di funzionamento all’andamento di un paniere di tre titoli azionari. Si tratta di Maxi Cash Collect Air France (AF), ISIN FR0000031122, quotato a Parigi, e Maxi Cash Collect American Airlines (AAL), ISIN US02376R1023, quotato al Nasdaq e TripAdvisor (TRIP), ISIN US8969452015, quotato al Nasdaq. Analizziamo l’attuale azione dei prezzi ad essi relativa.

Air France

Dopo il sell-off del marzo 2020 il titolo non ha mai recuperato i livelli pre-covid e, visti sul settimanale, attualmente i prezzi sembrano orientati a testare il minimo di 1,3185 euro di ottobre 2020, all’interno di un trading range lievemente discendente. Nel momento in cui scriviamo la quotazione si aggira intorno a 1,72 euro. La Barriera prevista per questo titolo si trova, vedremo, ben al disotto del minimo sopra citato, un valore che, storicamente, il titolo non ha mai quotato.

American Airlines

Il doppio massimo fatto registrare dal titolo a marzo e giugno del 2021, così come appare sul grafico settimanale rappresenta il recupero dalla prima crisi pandemica, che ha portato i prezzi a confrontarsi con la resistenza rappresentata dal gap del febbraio 2020, area corrispondente a 26 euro circa. A partire dal giugno 2021 il grafico mostra una trendline negativa che forse ha trovato un punto di arresto e potrebbe evolvere in un movimento laterale di consolidamento. Al momento in cui si scrive il titolo quota 16 dollari circa. La Barriera per questo Sottostante è collocata a circa il 50% al disotto del valore attuale, a livello superiore di pochi centesimi al minimo di maggio 2020 in piena crisi pandemica, pari a euro 8,25, piuttosto distante dai valori attuali.

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Analizzando il grafico settimanale, dopo il massimo registrato nel giugno 2014 a 111,24, il titolo ha innestato un trend discendente all’interno del quale, il movimento negativo relativo al Covid nel febbraio-marzo 2020 appariva un logico sviluppo. La reazione successiva che ha portato i prezzi, nel marzo 2021, ad un massimo di 64,95 euro, quasi al livello del picco del novembre 2018, a 69 euro.  Il trend negativo dopo il massimo di marzo ’21, all’interno del quale ci troviamo, con i prezzi nell’intorno dei 24 euro, sta testando l’area di supporto a 24-20 euro. Il test del minimo di marzo 2020, 13,73 euro, consentirebbe di collocarsi, seppur di poco, sopra il livello Barriera previsto per tale Sottostante.

Caratteristiche dei Certificati Maxi Cash Collect Autocallable Worst of con Effetto Memoria

Questi Certificati Maxi Cash Collect, consentono di ottenere un Maxi Premio fisso alla fine del primo trimestre di vita. Inoltre possono corrispondere un Premio con effetto Memoria nelle successive date di valutazione trimestrali. In particolare l’Effetto Memoria permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione, tutti i Premi non pagati nelle precedenti date di valutazione se a tale data sono soddisfatte tutte le condizioni per ricevere il Premio. Prevedono inoltre, a certe condizioni che vedremo, la rimborsabilità anticipata del Certificato (Autocallability) e, a scadenza, se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla peggiore performance tra le azioni che compongono il paniere (Worst of).

Caratteristiche tecniche e strategie operative

Analizziamo quindi più da vicino il meccanismo finanziario con cui opera il Certificato Maxi Cash Collect.  Innanzitutto i dati tecnici di emissione.

Emesso in data 19 maggio 2022, con data di Strike (momento di Rilevazione iniziale del valore dei Sottostanti) 13 maggio 2022. Data di valutazione dell’Importo di Liquidazione (Data di Liquidazione) per la rilevazione dei Valori dei Sottostanti in relazione alle Condizioni fissate nel Certificato, fissata al 13 maggio 2025 e Data di Rimborso il 20 maggio 2025. Le Date di Valutazione del Premio Condizionato sono trimestrali e partono con decorrenza 14 novembre 2022 fino al 13 maggio 2025. Codice ISIN NLBNPIT1BAX1, quotazione SeDeX, Prezzo di emissione Euro 100, Importo Nozionale (per Certificato) Euro 100, La Valuta del prodotto è l’Euro. Il Certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra euro e la valuta del Sottostante. Nel momento in cui si scrive la quotazione del Certificato è di Euro 96,92 (Denaro) e 97,92 (Lettera).

Il Certificato è una proposizione ribassista, ma non oltre un certo limite, in relazione all’andamento dei titoli che compongono il Paniere. L’investitore assume che nessuna delle azioni scenda oltre il Livello Barriera e, nello stesso tempo, assume che entro la Data di Scadenza e in ogni Data di Valutazione il prezzo di chiusura di ciascun Sottostante non superi il 100% del Valore Iniziale (Strike). Il razionale dell’investimento è quindi che i Sottostanti si mantengano in un range di quotazione compreso tra il Prezzo Strike (Rilevazione Iniziale) e il Livello Barriera.

Illustriamo innanzitutto gli elementi fondamentali di riferimento dei valori delle Azioni Sottostanti che costituiscono il Paniere:

Titolo – Valore Iniziale – Livello Barriera     

American Airlines – 16,58 $ – 8,29 $ (50%)

TrpAdvisors – 24,77 $ – 12,385 $ (50%)

Air France – 1,9604 € – 0,9802 € (50%)

Il 22 agosto 2022 il Certificato paga un Maxi Premio, indipendentemente dall’andamento dei Sottostanti costituenti il Paniere (Premio Incondizionato), pari al 17% dell’Importo Nozionale (Nominale), cioè 17 euro.

A partire dal secondo trimestre, dalla prima Data di Valutazione del Premio Condizionato, cioè a partire dal 14 novembre 2022 e fino al 13 maggio 2025, se:

  • Alla Data di Valutazione il prezzo di chiusura di ogni Sottostante è pari o superiore al Livello Barriera, all’investitore viene corrisposto un Premio Condizionato corrispondente all’1,70% dell’Importo Nozionale;
  • Se alla Data di Valutazione la condizione di cui sopra non si avverasse, il Premio non verrebbe pagato ma non andrebbe perso definitivamente in quanto, tutti i Premi Condizionati non versati si accumuleranno e saranno versati se la Condizione del Premio Condizionato verrà soddisfatta successivamente (Memoria);
  • Se alle Date di Valutazione comprese tra il 14 novembre 2022 e il 13 febbraio 2025, il prezzo di chiusura di ogni Sottostante è pari o superiore al suo Prezzo di Riferimento Iniziale (Strike), il prodotto scade anticipatamente e l’investitore verrà liquidato alla Data di Liquidazione Anticipata (la Data di Pagamento corrispondente a ciascuna Data di Valutazione). All’investitore verrà corrisposto un importo pari al Valore Nozionale del Certificato più gli eventuali Premi non corrisposti in precedenza;
  • Se, qualora il prodotto non sia scaduto anticipatamente, entro la Data di Liquidazione del Certificato, data di scadenza, il 13 maggio 2025, si verificasse un evento Barriera, se cioè almeno un Sottostante costituente il Paniere fosse inferiore al Livello Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla Performance del Sottostante con la Performance peggiore (con conseguente perdita parziale o totale del suo investimento iniziale);
  • Se alla Data di Liquidazione l’evento Barriera non si verificasse, l’investitore riceverà l’Importo Nozionale del Certificato oltre al Premio Condizionato dell’1,70%, più gli eventuali Premi non pagati precedentemente (Effetto Memoria). 

La Performance di un Sottostante è data dalla differenza tra il suo Prezzo Finale e il suo Prezzo di Riferimento Iniziale (Strike), divisa per il suo Strike, espressa in valore assoluto.

In formula

Importo rimborsato = Nozionale x [(Prezzo Finale – Strike) /Strike]

È evidente che la perdita totale del capitale investito è una ipotesi relegata all’eventualità in cui il Sottostante con la peggiore Performance, subisca un evento tale da azzerare l’equity della Società. 

Indicatore di Rischio

L’indicatore di rischio assume che l’investitore mantenga il prodotto sino a scadenza. Il rischio effettivo può variare in modo significativo in caso di vendita del prodotto in un momento antecedente e l’investitore potrebbe ottenere un rendimento minore. L’indicatore sintetico di rischio è una guida per il livello di rischio di questo strumento finanziario rispetto ad altri prodotti. Tale indicatore illustra le probabilità di perdita del capitale per l’investitore a causa dell’andamento dei mercati o se l’Emittente, per effetto di un deterioramento della sua solvibilità ovvero versi in uno stato di dissesto, non sia in grado di corrispondere gli importi dovuti in relazione allo strumento finanziario. Per questo certificato il livello di rischio è pari a 5, una classe di rischio medio-alta, in una scala da 1 a 7.

Da sapere prima di investire

Rischio di cambio. Il Certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra euro e la valuta di denominazione del Sottostante.

Rischio di credito sull’Emittente.  I certificati espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-In” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Capitale iniziale non garantito. In caso di variazione negativa di un Sottostante superiore al livello della Barriera o nel caso di insolvenza dell’emittente, non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito.

Importo a scadenza. L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza il Prezzo di Riferimento Finale del Sottostante con la Performance peggiore risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.

Dividendi. Ai possessori dei certificati non sono riconosciuti gli eventuali dividendi distribuiti dalle azioni Sottostanti costituenti il Paniere né alcun diritto ulteriore derivante dal possesso dell’azione stessa (per esempio i diritti di voto).

Fiscalità. I redditi derivanti da certificati di investimento sono soggetti ad una tassazione pari al 26%. Questo valore viene calcolato sia sui profitti derivanti da vendita (o rimborso) del certificato ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto sia sull’importo delle cedole eventualmente staccate dal prodotto finanziario durante la sua vita. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. 

Avvertenze

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