low barrier cash collect
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Certificato Low Barrier Cash Collect su Leonardo, Unicredit Nexi

In questa analisi finanziaria osserveremo il certificato Low Barrier Cash Collect con codice ISIN NLBNPIT1LSS2 emesso da BNP Paribas Issuance S.A.

Si tratta di un prodotto di investimento classificato come certificato Cash Collect, questo significa che il presente certificato si compone di un paniere compone da più titoli, nello specifico, i titoli che compongono il paniere sono Unicredit, Leonardo e Nexi.

I titoli presenti nel paniere, detti sottostanti, sono quotati in borsa presso l’indice FTSE Mib della borsa italiana.

Per essere più precisi, il titolo Unicredit è quotato con il codice ISIN IT0005239360. Il titolo Leonardo è quotato con il codice ISIN IT0003856405 ed il titolo Nexi è quotato con il codice ISIN IT0005366767.

In questa guida vedremo le caratteristiche principali che definiscono il presente certificato, la sua struttura interna, a quali condizioni è sottoposto e quali sono i possibili margini di profitto e di rischio ad esso legati.

Va precisato che, anche se la retribuzione derivante da questo certificato è dipendente dall’andamento finanziario dei titoli sottostanti, la sua acquisizione non comporta l’acquisizione dei titoli sottostanti, pertanto, il certificato non da diritto alla divisione dei dividendi dei titoli sottostanti.

Panoramica sul certificato Low Barrier Cash Collect Unicredit, Leonardo, Nexi

Unicredit è un gruppo bancario internazionale, quotato in borsa presso la borsa italiana, e vanta una posizione nella lista redatta dal Financial Stability Board, delle istituzioni finanziaria più importanti al mondo.

Il capitale di mercato di Unicredit è stimato intorno ai 36,04 miliardi di euro e le sue azioni hanno un valore medio su base annua che oscilla tra 7,75€e 19,57€.

Leonardo Spa è una società italiana operante nel settore della difesa e specializzata nella produzione e progettazione di mezzi e strumenti bellici, il cui azionista di maggioranza è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, con una quota del 30%.

Il capitale di mercato di Leonardo è stimato intorno ai 5,29 miliardi di euro e le sue azioni hanno un valore medio su base annua tra 6,05€ e 10,90€.

Nexi è una società italiana specializzata in servizi e infrastrutture per i pagamenti elettronici riservati a banche, istituzioni e pubblica amministrazione. Nel complesso Nexi gestisce circa 41 milioni di carte di pagamento e una media di oltre 2,7 miliardi di transazioni annue.

Il capitale di mercato di Nexi è stimato intorno ai 9,94 miliardi di euro, e le sue azioni hanno un valore medio, su base annua, che oscilla tra 7,12€ e 12,75€.

Struttura del Certificato Low Barrier Cash Collect su Unicredit, Leonardo, Nexi

Come anticipato, il certificato in questione è classificato come Cash Collect, questo significa che si compone di più titoli sottostanti, nello specifico, il certificato si fonda sui titoli Unicredit, Leonardo e Nexi.

Il certificato inoltre è classificato come Low Barrier, questo significa che per questo dato certificato è possibile ottenere premi, con effetto memoria, in corrispondenza di determinate date, anche in caso di andamento negativo dei titoli sottostanti.

Perché il certificato possa erogare i propri premi prestabiliti, sono importanti alcuni elementi chiave, date e valori di riferimento.

Il certificato ha valenza biennale, con scadenza prefissata al 28 gennaio 2025 ed è emesso a partire dal 20 gennaio 2023, presenta inoltre come data di valutazione iniziale il 17 gennaio 2023. A questa data corrisponde il valore di Strike, ovvero il valore iniziale dei titoli sottostanti che nello specifico corrisponde a 14,658€ per Unicredit, 10,495 per Leonardo e 8,338 per Nexi.

Questi valori detti di Strike sono un punto di riferimento sulla cui base è possibile determinare l’andamento dei titoli alle varie osservazioni periodiche e di conseguenza attribuire o meno dei premi. Per essere più precisi, se ad una data data di osservazione il valore dei titoli sottostanti è maggiore al valore di strike, allora l’andamento è positivo, se invece il valore è inferiore al valore di strike, allora l’andamento è negativo.

Per l’assegnazione dei premi condizionati, sono previste alcune date di osservazione, con cadenza trimestrale, a partire dal 17 aprile 2023, fino al 17 gennaio 2025, ovvero l’ultima data di valutazione prima della scadenza del certificato.

Il 17 gennaio 2025 è anche la data di osservazione finale, determinante ai fini della liquidazione del certificato.

Perché vengano assegnati i vari premi condizionati, è importante che i titoli sottostanti rispettino alcune condizioni che vedremo di seguito, queste condizioni sono dipendenti dalla Barriera per il versamento dei premi condizionati, fissata al 40% del prezzo di riferimento iniziale o strike.

Se alla data di osservazione sono soddisfatte le varie condizioni, il certificato assegna un premio pari al 3% dell’importo nozionale, fissato a 100, il che significa che il premio avrà un valore di 3€.

Per questo certificato, a partire dal secondo semestre, è possibile incorrere in una scadenza anticipata. La scadenza anticipata, che mette fine alla validità del certificato e procede con una liquidazione immediata del certificato, è subordinata a determinate date di osservazione, con cadenza trimestrale a partire dal 17 luglio 2023.

Attribuzione dei premi condizionati

Come anticipato, per questo certificato è prevista l’assegnazione di premi condizionati, per un valore pari al 3% dell’importo nozionale, con cadenza trimestrale a partire dal 17 aprile 2023.

Perché alle varie date di osservazione venga assegnato un premio condizionato, è necessario che i titoli sottostanti il certificato rispettino determinate condizioni, nello specifico, il valore dei titoli sottostanti alla data di osservazione deve essere uguale o superiore alla barriera per il versamento del premio condizionato fissata al 40% del valore iniziale.

Detto più semplicemente, alla chiusura dei mercati alle varie date di osservazione, il prezzo dei titoli sottostanti deve essere maggiore o uguale a 5,8632€ per Unicredit, 3,4584€ per Leonardo e 3,3352€ per Nexi.

In caso contrario, se alle date di osservazione il valore di uno dei titoli sottostanti è inferiore alla barriera, il premio non viene versato, tuttavia, grazie al meccanismo di memoria, l’importo non viene perso, e alla successiva data di pagamento in cui è soddisfatta la condizione di pagamento, viene attribuito l’importo corrispondente più gli importi non versati precedentemente.

Scadenza anticipata del certificato Low Barrier Cash Collect

Per questo certificato è prevista la possibilità di una scadenza anticipata, ovvero di un interruzione immediata e automatica del certificato, subordinata ad alcune condizioni.

Nello specifico, se ad una data di osservazione per la scadenza anticipata, a partire dal secondo semestre di vita del certificato, l’importo di valutazione di tutti i titoli sottostanti è maggiore o uguale al 100% del relativo prezzo iniziale, allora il certificato verrà liquidato automaticamente per un importo pari all’importo nozionale.

Condizioni di liquidazione

Se il certificato non è stato liquidato anticipatamente, verrà liquidato alla sua naturale scadenza, fissata al 28 gennaio 2025, con un importo determinato dall’andamento dei titoli sottostanti.

Per essere più precisi, se alla data di osservazione dell’importo di liquidazione, fissata al 17 gennaio 2025, il valore dei titoli sottostanti è maggiore o uguale alla barriera, fissata al 40% dello strike, ovvero 5,8632€ per Unicredit, 3,4584€ per Leonardo e 3,3352€ per Nexi, allora, il certificato verrà liquidato per un valore pari all’importo nozionale.

In caso contrario, se uno o più titoli sottostanti, riportano un valore inferiore alla barriera, questa eventualità prende il nome di evento barriera, di conseguenza, si applicano alcune condizioni alla liquidazione che ne influenzano l’importo.

Per essere più precisi, se si verifica un evento barriera, l’importo di liquidazione corrisposto sarà pari all’importo nozionale meno un importo commisurato alla performance del sottostante con la performance peggiore. Dove per performance si intende la differenza tra il prezzo finale e il prezzo iniziale espresso in valore assoluto.

In caso di evento barriera si potrebbe incorrere in una perdita parziale o totale del capitale investito.

Indicatore di Rischio

Per questo certificato l’emittente BNP Paribas ha indicato un livello di rischio corrispondente a 6 su 7 su una scala che va da 1 a 7 dove 1 rappresenta il livello di rischio più basso e 7 il livello di rischio più alto.

Un livello di rischio pari a 6, su 7 è espressivo della seconda classe di rischio più alta, ciò implica elevate probabilità di una perdita di capitale, ma allo stesso tempo anche potenziali margini di profitto molto elevati.

Per semplificare i rischi e le potenzialità del certificato, l’emittente ha prodotto alcune simulazioni, sulla base di un investimento ipotetico di circa 10.000€ indicando quattro possibili scenari classificati come Stress, Sfavorevole, Moderato e Favorevole.

In caso di scenario stress è stimato un rientro di capitale pari a circa 1.918€ al fronte di un investimento iniziale di 10.000€. In questo scenario si avrebbe una perdita quasi totale del capitale investito.

In caso di scenario sfavorevole è stimato un rientro di capitale pari a circa 4.492€ al fronte di un investimento iniziale di 10.000€. In questo scenario si avrebbe una perdita parziale del capitale investito.

In caso di scenario moderato è stimato un rientro di capitale pari a circa 10.552€ al fronte di un investimento iniziale di 10.000€. In questo scenario si avrebbe un margine di profitto molto lieve.

In caso di scenario sfavorevole è stimato un rientro di capitale pari a circa 12.004€ al fronte di un investimento iniziale di 10.000€. In questo caso si avrebbero elevati margini di profitto.

Da sapere prima di investire sui certificati Low Barrier Cash Collect

Costi

Per questo certificato sono previsti costi di ingresso e costi di uscita, nello specifico, il costo di ingresso è fissato all’1,47% dell’importo di pagamento, ed è già incluso nel prezzo di acquisto. Il costo di uscita invece è pari allo 0,5% dell’importo nozionale, e si applica solo in caso di disinvestimento anticipato, ovvero una liquidazione del prodotto non automatica, attuata prima della sua scadenza.

Liquidazione anticipata dell’investimento

Il certificato ha una durata fissa ed una scadenza prefissata, tuttavia, è possibile disinvestire in anticipo. Qualora l’investitore volesse ritirare il denaro investito in anticipo rispetto alla scadenza prefissata può disinvestire o vendere il proprio certificato fuori mercato. In questo caso vendendo il certificato prima della fine consigliata, l’importo che riceverebbe potrebbe essere inferiore, anche di molto, a quello che avrebbe ricevuto mantenendo il certificato fino alla fine. È tuttavia possibile, in situazioni di mercato straordinarie, che la vendita anticipata del prodotto, potrebbe essere temporaneamente difficile o addirittura impossibile da eseguire.

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