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Banca Monte Paschi: mercato altalenante post-cessione del MEF

Banca Monte Paschi ha attraversato una giornata turbolenta, simile a un viaggio sulle montagne russe, con oscillazioni che hanno superato più volte la linea di parità, caratterizzate da movimenti accentuati in entrambe le direzioni.

Banca MPS: altalene nei prezzi

Dopo due sessioni di crescita consecutiva e un aumento di oltre un punto percentuale ieri, il titolo ha avviato la giornata con un marcato calo negli scambi.

Banca Monte Paschi ha subito un’iniziale caduta fino a toccare un minimo di 4,077 euro, registrando un crollo di oltre quattro punti percentuali. Tuttavia, ha poi mostrato una forte ripresa che ha portato le quotazioni in territorio positivo, raggiungendo un picco di 4,344 euro.

Da questo massimo, il titolo ha registrato un calo, stabilizzandosi a 4,246 euro, con una flessione dello 0,23%. I volumi di scambio sono stati notevoli, con oltre 198 milioni di azioni negoziate fino a questo momento, rispetto alla media degli ultimi 30 giorni di circa 24 milioni di azioni.

Banca MPS: disimpegno del MEF

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha ceduto ulteriori azioni di Banca Monte Paschi sul mercato, riducendo la propria quota dal 39,2% al 26,7%.

Quest’operazione è avvenuta tramite un accelerated book building, con un prezzo di 4,15 euro per azione, circa il 2,5% in meno rispetto al prezzo di chiusura precedente.

Banca Monte Paschi: riflessioni degli analisti

Gli analisti di Equita SIM hanno sottolineato che questa azione era attesa, considerando il precedente collocamento di una quota del 25% a novembre, al prezzo di 2,92 euro per azione. La riduzione della quota del MEF rende la banca teoricamente più appetibile, tuttavia non si esclude la possibilità che il MEF possa negoziare con l’Unione Europea un’uscita completa dopo il 2024.

Secondo Equita SIM, la strategia prudente per Banca Monte Paschi è mantenere le azioni (raccomandazione “hold”) con un prezzo obiettivo di 4,3 euro.

D’altra parte, Deutsche Bank considera che la diluizione della quota del MEF rappresenti un passo verso la normalizzazione della banca, confermando la raccomandazione “buy” con un prezzo obiettivo di 5,1 euro.

Leggi qui l’articolo completo.

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