Azioni giapponesi, quali conseguenze dopo le direttive della BoJ
Rimaniamo cauti sulle azioni giapponesi e manteniamo la nostra posizione di sottopeso, visto il presunto cambiamento della politica della BoJ e le sue conseguenze sullo yen.
Rimaniamo cauti sulle azioni giapponesi e manteniamo la nostra posizione di sottopeso, visto il presunto cambiamento della politica della BoJ e le sue conseguenze sullo yen.
Molti operatori di mercato sono preoccupati per la futura direzione che prenderà la politica della Banca del Giappone sotto la guida del nuovo governatore Kazuo Ueda.
L’investimento attivo in azioni giapponesi supera da molti anni la maggior parte dei principali indici mondiali
È stato rafforzato il team del fondo Comgest Growth Japan con la nomina di Heyang Ping come analista con sede a Tokyo. Con più di…
Nel terzo trimestre le opportunità sul mercato giapponese sono state rappresentate da specifiche società leader a livello globale quotate, piuttosto che dalla “macroeconomia” del Paese o dall’idea che l’unico tema investibile in Giappone sia, ad esempio, quello della replica da parte del Paese dell’esperienza degli Stati Uniti in materia di inflazione.
le nostre prospettive economico-finanziarie del Giappone rimangono caute. Alla luce dei tanti fattori all’opera è importante mantenere un portafoglio di investimenti diversificato.
Dopo la tragica scomparsa dell’ex Primo Ministro Shinzo Abe, e la successiva vittoria elettorale della coalizione al governo, il Giappone può stimolare la sua politica e le riforme per l’economia? Dina Ting, Head of Index Portfolio Management, espone le sue opinioni sui propulsori del mercato.
Presupponendo che spirali inflazionistiche si possano diffondere anche in Giappone, i principali comparti dell’economia giapponese ad averne giovato sono stati il settore bancario e quello delle materie prime, notoriamente ritenuti essere delle coperture naturali contro l’inflazione.
Il crollo dello yen giapponese (JPY) è evidente, toccando il livello più basso degli ultimi decenni rispetto al dollaro USA, in seguito al mantenimento di una politica monetaria super accomodante da parte della Banca del Giappone (BOJ). Tutto questo nonostante le altre banche centrali stiano iniziando ad aumentare i tassi di interesse e a ridurre i programmi di acquisto di asset
In Giappone, grazie soprattutto alle trimestrali di borsa, l’inflazione è di poco superiore al 2% in quanto la banca centrale resta fortemente accomodante.
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