L’obbligazionario globale per gli investitori europei

Capital Group: Il 2020 si è rivelato un anno volatile e senza precedenti per i mercati sotto molti aspetti, non ultimo in termini di quantità di stimoli forniti sia dalle banche centrali che dai governi.

 

È servito a ricordare i benefici di un approccio ben diversificato e l’importanza della protezione dai ribassi. Il ruolo del reddito fisso all’interno di un portafoglio ben diversificato viene messo in evidenza, con il credito investment grade che gioca un ruolo centrale in termini di potenziale di generare interessanti rendimenti corretti per il rischio. Un pregiudizio intrinseco di molti investitori è quello di rimanere concentrati sul proprio mercato regionale quando si considerano le opzioni di investimento. Tuttavia, rispetto agli approcci puramente regionali, un universo d’investimento globale può offrire diversi vantaggi, non da ultimo in termini di divergenza delle fonti di rendimento e di rischio. L’adozione di un approccio globale agli investimenti in obbligazioni societarie offre una maggiore diversificazione degli emittenti e la possibilità di aggiungere valore per un gestore attivo nella selezione bottom-up delle opportunità, l’accesso a un mercato delle obbligazioni societarie più ampio, profondo e meno concentrato e, per chi investe in euro, un aumento del rendimento (dopo la copertura del cambio) rispetto alle strategie di obbligazioni societarie in euro afferma Capital Group.

L’universo d’investimento delle obbligazioni societarie globali ammonta attualmente a oltre 11.000 miliardi di dollari. Inoltre, il set di opportunità per gli investitori globali comprende 13.857 emissioni e 2.642 emittenti, dando accesso a un pool molto più ampio da cui selezionare rispetto alle strategie focalizzate esclusivamente sui mercati regionali. Inoltre, ci sono alcuni mercati più piccoli all’interno dell’universo globale, come il mercato del dollaro canadese, che potrebbero presentare investimenti interessanti ma sono troppo piccoli per costituire un approccio regionale a sé stante. Una strategia puramente regionale, come ad esempio una strategia di obbligazioni societarie in euro, perderebbe quindi queste opportunità. Inoltre, l’adozione di un approccio globale può ridurre significativamente il rischio di concentrazione, soprattutto per gli investitori europei. Ad esempio, 100 emittenti costituiscono già quasi il 53% dell’indice denominato in euro, e 200 emittenti costituiscono poco più del 72% afferma Capital Group. Il rischio di concentrazione è ancora maggiore per l’indice in sterline, dove 200 emittenti costituiscono circa l’85% dello stesso.

Al contrario, ci vogliono quasi 900 emittenti per raggiungere quel livello di rischio di concentrazione nell’universo globale. Quest’ultimo offre anche l’opportunità di in investire una quota maggiore del capitale in nomi più liquidi, migliorando così la liquidità complessiva del portafoglio rispetto agli approcci regionali. Ogni mercato nazionale presenta anche fattori di rischio unici, con i cicli del credito statunitense ed europeo, ad esempio, che spesso si discostano l’uno dall’altro e mostrano andamenti diversi nel tempo. Altri fattori da considerare sono lo sviluppo di rischi inattesi nel corso di un ciclo di mercato e l’impatto negativo di shock macroeconomici esogeni. Ci possono anche essere differenze strutturali tra la composizione di ogni mercato, permettendo così a un investitore attivo di trarre vantaggio da queste disparità afferma Capital Group. Per gli investitori attivi c’è anche la possibilità di sfruttare le inefficienze del mercato attraverso le emissioni in valute diverse. In effetti, una società potrebbe emettere obbligazioni in diverse valute, ad esempio in USD e EUR, con profili di rating simili e scadenze equivalenti, ma a causa delle dinamiche divergenti nei rispettivi mercati, una potrebbe offrire un rendimento più alto dell’altra senza aggiungere alcun rischio di credito incrementale.

Un investitore con una copertura globale e un team integrato a livello globale sarebbe quindi in grado di allocare i migliori investimenti su base geografica, settoriale e di struttura del capitale, approfittando dei diversi contesti di mercato. Nell’attuale contesto di bassi rendimenti, le obbligazioni societarie globali potrebbero offrire un interessante extra-rendimento, non solo rispetto alle obbligazioni sovrane ma anche rispetto alle strategie regionali. Per calcolare il rendimento che un investitore potrebbe aspettarsi investendo in una strategia di obbligazioni societarie globali, bisogna considerare i costi di copertura coinvolti.

Il rendimento atteso dopo la copertura per chi investe in euro in una strategia globale di obbligazioni societarie gestita con copertura in dollari USA rispetto al rendimento che ci si potrebbe aspettare investendo in una strategia di obbligazioni societarie in euro depone a favore della prima strategia, molto più che in passato a causa del calo del costo di copertura del dollaro USA per chi investe in euro. L’adozione di un approccio globale all’investimento in obbligazioni societarie rispetto a uno regionale non solo dà accesso a un universo investibile più ampio, sia in termini di dimensioni che di diversità geografica e settoriale, ma fornisce anche una divergenza di fonti di rendimento e di rischio. Rispetto alle strategie focalizzate esclusivamente sul proprio mercato nazionale, una strategia globale può offrire vantaggi di diversificazione e un potenziale di extra-rendimento, nonché un aumento del rendimento tenendo sotto controllo i rischi afferma Capital Group.

 

Commento a cura di Peter Becker, Fixed Income Investment Director di Capital Group

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