I mercati europei tra timori e ripresa economica

Comgest: I mercati europei tra timori e ripresa economica

Comgest: Dopo una solida performance nei primi otto mesi dell’anno, a settembre è ripreso il ribasso dei mercati azionari mondiali.

 

Come sempre, è difficile individuare l’esatta causa scatenante. All’inizio, la variante Delta del Covid-19 sembrava destinata a interrompere la ripresa (i viaggi aerei avevano persino invertito la loro tendenza al miglioramento in agosto), ma i progressi incoraggianti delle campagne vaccinali hanno attenuato queste preoccupazioni. Poi, a settembre, diverse banche centrali in tutto il mondo hanno aumentato i tassi, la maggior parte per la prima volta dall’inizio della pandemia, mentre la Federal Reserve statunitense e la Banca d’Inghilterra hanno annunciato l’intenzione di voler procedere a una stretta monetaria. Perché questa decisione? Il troppo denaro a basso costo da troppo tempo rischia di innescare uno scenario di iperinflazione, in particolare nel contesto di un’economia mondiale che si sta riprendendo bene dalla pandemia. Per i mercati azionari, tuttavia, ciò significa meno denaro per alimentare le quotazioni azionarie, o almeno questo è il pensiero corrente. Infine, la notizia che Evergrande, lo sviluppatore immobiliare cinese, non fosse in grado di rimborsare un’obbligazione ha aggiunto altri timori oltre a quello di una diffusione del contagio afferma Comgest

Nel terzo trimestre le notizie sulle società non sono mancate. ASML ha continuato il suo trend rialzista fino all’attesissimo investor day, in cui ha aggiornato le sue previsioni fino al 2025, fornendo nuove linee guida fino al 2030 (che la inseriscono nel gruppo esiguo di società in grado di fare previsioni a così lungo termine). Le nuove stime prevedono un CAGR (tasso di crescita annuo composto) del fatturato dell’11% fino al 2030, con una crescita degli utili probabilmente più rapida. Rimaniamo molto positivi, in particolare dopo il recente calo delle azioni. Icon ha completato la fusione con PRA Health che le permetterà di raddoppiare le proprie dimensioni passando così dalla sesta alla seconda posizione tra le più grandi organizzazioni di ricerca a contratto (CRO) del settore. Da diversi anni il settore ha intrapreso un percorso di consolidamento e consideriamo questa fusione come una tappa importante per guadagnare in dimensioni e rilevanza. Novo Nordisk è cresciuta nettamente in seguito all’incredibile successo del suo nuovo prodotto per il trattamento dell’obesità, Wegovy, che ha portato la società a rivedere al rialzo i suoi obiettivi finanziari per il 2021. A poche settimane dal lancio negli Stati Uniti, il farmaco veniva già prescritto più del suo predecessore sei anni dopo il lancio.

Insieme alla classe di farmaci GLP1, i prodotti per la perdita di peso di Novo dovrebbero portare a un’accelerazione della crescita dei ricavi del gruppo al 9% circa nei prossimi cinque anni. Come detto in passato, possiamo attualmente notare segni concreti dell’uscita dalla crisi economica con una ripresa a K. Le tendenze pre-crisi stanno accelerando, sia che si tratti di investimenti nel comparto digitale, di trasformazioni tecnologiche o di considerazioni ambientali. I titoli che già evidenziavano solidità diventano ancora più forti. Per esempio, la domanda dei pannelli isolanti prodotti da Kingspan sta accelerando man mano che le aziende cercano di ridurre il loro impatto ambientale. Le vendite di sigillanti per automobili di Sika, o del software di progettazione di Dassault, sono state sostenute dall’adozione sempre più crescente di veicoli elettrici. Gli investimenti nel digitale su larga scala hanno provocato un aumento della domanda delle competenze di Accenture, mentre va da sé che le prospettive di ASML non potevano che uscire rafforzate dal fabbisogno di semiconduttori derivante da questo tipo di investimenti. Concretamente sono anche questi fattori ad aver sostenuto il fatturato organico del portafoglio nel primo semestre 2021, che è superiore del 13% circa allo stesso periodo del 2019, mentre il PIL europeo è appena tornato al suo livello pre-crisi.

 

A cura di Alistair Wittet, Gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest

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