Crollo di Webuild e l’uscita di Unicredit: analisi e prospettive

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La settimana si chiude in modo burrascoso per Webuild, con il titolo stretto nella morsa dei ribassisti. Già ieri, l’azienda ha subito forti vendite, perdendo tre punti percentuali a causa delle prese di profitto seguenti a tre giornate consecutive in rialzo.

Bilancio pesante per Webuild

Oggi la situazione è peggiorata ulteriormente, con Webuild che ha presentato un bilancio decisamente pesante. Il titolo si è presentato a 2,266 euro negli ultimi minuti di contrattazione, registrando un crollo del 6,21%.

I volumi di scambio sono stati esplosivi, con oltre 64 milioni di azioni transitate sul mercato, contro una media degli ultimi 30 giorni di circa 2,5 milioni.

Unicredit vende la sua quota Webuild

La giornata nera di Webuild è stata aggravata dall’annuncio di Unicredit, che ha effettuato un accelerated book building sul 5% delle azioni di Webuild in suo possesso, pari al 12% del free float. Questo ha portato Webuild all’ultima posizione nel paniere dei titoli a media capitalizzazione.

Unicredit ha venduto la sua quota a un prezzo di 2,2 euro per azione, con uno sconto dell’8,9% rispetto al prezzo di chiusura di ieri. Attualmente, l’azionariato vede Salini Spa al 39,7%, CPD Equity al 16,5%, Intesa Sanpaolo al 4,6% e il mercato al 37,2%.

Nonostante le difficoltà, gli analisti di Equita SIM mantengono una view positiva su Webuild, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo di 3 euro. Anche Mediobanca Research è ottimista sul titolo, confermando un rating “outperform” e un target price di 3 euro, in linea con Equita SIM.

Leggi qui l’articolo completo.

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